F.A.Q.

+ Il Wing Chun é stato creato da una donna?

Il fatto che nel Wing Chun siano utilizzati molto gli arti inferiori, notoriamente in proporzione più forti nella donna, nonché il fatto che l’uso della forza non sia prioritario, hanno contribuito ad alimentare queste leggende. É invece tangibile che le gambe nel WT sono utilizzate molto ed in modo peculiare per fini di: spostamento, trasferimento della massa corporea, ausilio nell’uso delle braccia e calci medi e bassi. Tutto ciò rende i movimenti efficienti per chiunque, uomo o donna, ma può essere anche un valido motivo per far scegliere ad una donna la pratica del WT rispetto ad altri metodi.

Lo scopo del WT é il miglioramento delle capacità di difesa e della persona in generale, laddove lo scopo di uno sport di combattimento é prevalere nell’ambito di un preciso sistema di regole e di categorie di peso: ciò può far variare anche di molto le tecniche utilizzate, ancorché efficaci, creando automatismi che potrebbero  essere inadeguati in differenti contesti. Questo non significa che l’allenamento debba essere meno performante, anzi: un buon praticante di WT (come di qualsiasi sistema di difesa personale, anche se poi ciò non avviene purtroppo di fatto quasi mai…) dovrebbe allenarsi utilizzando modalità, metodiche e soprattutto mentalità “agonistica”, ma applicandoli alla tecnica specifica a lui necessaria. Questo farà di lui non già un combattente (“fighter”) bensì un “guerriero” (“warrior”) in grado di affrontare al meglio qualsiasi situazione della vita.

Il WT é uno dei sistemi di Autodifesa più apprezzati in tutto il mondo da alcuni decenni. Molti metodi di Difesa personale oggi in voga hanno attinto a piene mani dal WT. Dove un normale corso di Autodifesa termina, il WT inizia. Infatti le capacità che si acquisiscono con la pratica rendono le tecniche “vive” e con un alto grado di adattabilità alle situazioni e quindi potenzialmente utilizzabili con maggior probabilità di riuscita per chiunque. La ridondanza del sistema, che somma contemporaneamente tecniche, strategie, capacità e biomeccanica, garantisce la miglior percentuale di possibilità di efficace applicazione per la difesa della persona.

Sì,  non c’é niente di più adatto del WT per dimostrare che “qualcosa” é meglio di niente. É molto utile praticare con regolarità anche solo una volta alla settimana e molto degli apprendimenti acquisiti rimane comunque nel proprio bagaglio motorio anche in caso di periodi di inattività, un po’ come per l’andare in bicicletta. Comunque é possibile integrare la singola seduta settimanale con lezioni individuali, seminari, lezioni di recupero e, perché no, anche ritagliandosi un po’ di tempo per praticare da soli, aspetto molto produttivo nel WT.

No, non é necessario. La progressione didattica prevede che si possa iniziare da principianti.  Naturalmente chi é in possesso di precedenti esperienze specifiche apprezzerà ancor di più le particolari caratteristiche delle tecniche WT. Avere già esperienze marziali potrebbe anche favorire un’eventuale formazione da Istruttore.

Sì. Il WT migliora la capacità generale di gestire il corpo nell’ambito di uno scontro fisico, tramite speciali abilità acquisite con l’allenamento. Tali abilità hanno un elevato livello di transfert, potendo di fatto andare a migliorare la nostra comprensione ed esecuzione di qualsiasi altro gesto previsto da un’altra arte marziale o sport da combattimento. Inversamente, allo stesso modo un praticante che conosce tecniche di altre discipline può comprendere ancora meglio e più velocemente il WT ed apprezzarlo. Soprattutto il tipico allenamento di “sensibilità” del WT, Chi-sau e Chi-Gerk, può avvantaggiare trasversalmente essendo applicabile in qualsiasi contesto.

Questo aspetto é molto importante e distingue il WT da altri metodi che formano istruttori in pochi giorni. Per diventare Istruttore WT occorre accumulare un certo numero di ore di pratica e passare i relativi esami previsti da allievo. Il tempo totale dipende dall’assiduità della pratica. La procedura può essere accelerata dalla personalizzazione del percorso tramite lezioni individuali e da appositi corsi. Se già hai praticato a buon livello o addirittura insegnato altre discipline il tuo progresso potrebbe essere agevolato.

Nella nostra scuola una lezione collettiva di WT ha la durata di circa un’ora e mezza. E’ studiata per mantenere un giusto equilibrio tra il miglioramento tecnico, esperienza pratica ed il condizionamento.  La sensazione al termine di una lezione sarà quella di aver lavorato, quindi “sudato la maglia”, di aver imparato almeno qualcosa di nuovo, ma soprattutto e di aver aggiunto ogni volta un tassello al tuo bagaglio generale.

Sì. la tecnica del WT é studiata per essere applicata da chiunque e quindi prevede azioni già altamente efficaci col minimo uso possibile dell’atleticità: ad esempio non prevede in risposta l’uso di calci alti, sebbene questi, come altro, vengano studiati per imparare a contrastarli al meglio. Ad ogni modo é previsto, in concomitanza con la pratica, lo sviluppo di base delle capacità utili per la disciplina. Nondimeno, eventuali livelli di atleticità già posseduti o realizzati al di fuori della pratica possono risultare un vantaggio aggiuntivo, ma solo dopo aver assimilato la tecnica. Questo perché il giusto approccio deve sempre essere l’idea che chi aggredisce possa essere più forte di noi e quindi occorre cavarsela in altro modo.

Sì, a qualunque età si può godere dei benefici della pratica del WT, che consente buone prestazioni funzionali a chiunque, sfruttando le capacità coordinative e tecniche maggiormente rispetto alle capacità condizionali. Chi poi ha avuto già un background sportivo e/o marziale scoprirà che molti esercizi specifici del WT consentono di eseguire allenamenti altamente produttivi pur mantenendo l’intensità a livelli proporzionati alle possibilità individuali. Inoltre, in molti esercizi, praticanti di età differenti possono anche allenarsi insieme con profitto.

Sì, non ti preoccupare. Progredirai gradualmente sia nella tecnica che nella coordinazione grazie ad esercizi specifici che iniziano con semplicità. Inoltre i tuoi compagni di allenamento e gli Insegnanti, in base alla loro esperienza, ti sosterranno da subito favorendo un piacevole progresso sempre proporzionato alle tue possibilità del momento. Imperarai che la vera competizione da fare é quella con se stessi.

Un po’ come un atleta che si prepara ad una competizione, il praticante di WT ed Autodifesa deve migliorarsi evitando infortuni per rendere al meglio quando servirà. E’ inoltre evidente che una pratica prolungata per più di qualche minuto costituisca già di per sé un riscaldamento. La ripetizione dei gesti in condizioni sempre più performanti aumenta il grado di capacità che poi saranno anche esprimibili a freddo proporzionalmente in misura comunque maggiore che se non fossero stati adeguatamente allenati. Ad esempio, se alleno regolarmente a caldo la mobilità attiva, anche a freddo avrò un grado di mobilità maggiore di quello che avrei avuto se non fosse stata allenata. Se poi la tecnica é già di per sé idonea ad essere applicata in tali condizioni, la resa, all’occorrenza, sarà ancora maggiore.

Il WT é anche, ma non solo, un sofisticato sistema di Difesa Personale, e come tale prevede risposte che possono evolversi in diverse direzioni alternative, segnatamente: dissolvimento, allontanamento, controllo, percussione. Questa varietà di strumenti può essere impiegata opportunamente per soddisfare in modo proporzionato la duplice necessità sia di salvaguardare l’incolumità sia di evitare l’eccesso di difesa, come individuato dalle norme di legge ed etiche.

Esistono molte scuole che adottano diverse interpretazioni del Wing Chun. Questo accade perché essendo il Wing Chun principalmente un sistema, il nucleo base può evolvere in risultati anche molto differenti fra loro a seconda dell’importanza che viene data ad alcuni aspetti rispetto ad altri. Se hai già deciso di praticare il Wing Chun, valuta inizialmente se preferisci una scuola legata maggiormente all’aspetto formale e di studio della tecnica oppure alla sua applicazione reale in un contesto attuale e scientifico. Se sei fortunato potresti trovarne una che raggiunge un giusto equilibrio tra i due aspetti. Secondariamente scegli con attenzione quelle scuole la cui offerta formativa si avvicina di più alle tue esigenze e preferenze. Ed ancora: verifica sempre tutte le qualifiche generali e specifiche possedute dagli Insegnanti. In ultimo: fai delle prove pratiche. A questo punto puoi decidere: congratulazioni ed auguri, hai intrapreso una disciplina eccezionale che ti darà molte soddisfazioni!